Recensione Outlander Episodio 504: The Company We Keep

Ci sono cose che s’imparano meglio nella calma, altre nella tempesta. (Willa Cather)

C’è una enorme differenza tra amore e ossessione, molti di noi, a volte, guardano con benevolenza o una certa dose di bonomia chi dice di essere ossessionato da qualcosa o da qualcuno. L’ossessione è una patologia. Non può esserci comprensione per la malattia, solo per il malato. Siamo arrivati al quarto episodio della quinta stagione “The Company We Keep”. Mentre scorrono ancora i titoli, dopo il riassunto, incentrato sull’episodio precedente, ammiriamo la destrezza di una mano maschile che fa volteggiare una moneta tra le dita. Quando ho ricordato chi usa decidere della vita della gente con testa o croce ero pronta a picchiarlo. Nel “quadro” leggiamo che l’episodio è stato scritto da Barbara Stepansky, regista e scrittrice ed è diretto da Jamie Payne. Immediatamente dopo la moneta il nostro sguardo corre in una mattina piovosa in cui le truppe del colonnello Fraser, capitanate, è il caso di dirlo, da Roger Mac arrivano in Brownsville e presto capiremo anche da dove derivi il nome del piccolo centro. La ridente cittadina, si fa per dire, accoglie in malo modo la milizia di Fraser e il motivo è presto detto: Isaiah Morton, il primo che ha prestato giuramento a Jamie, non è assolutamente gradito e non lo è al punto che vogliono ucciderlo. Fergus e Roger si trovano sotto il tiro dei fucili dei Brown e la ragione per la quale rischiano tutti un buco da qualche parte ce la racconta Alicia Brown: Isaiah l’ha “disonorata” giacendo con lei, senza essere né il promesso sposo né gradito ai parenti più stretti. Al tempo la verginità di una donna e lei stessa erano merce di scambio. Le figlie venivano provviste di dote, per renderle appetibili, sic …E date in sposa, merce né più né meno. Il matrimonio, del resto, è stato istituito come contratto esattamente per fare alleanze. La sacralità dello stesso, per chi ci crede, non ha nulla a che fare. È un contratto e come tale suscettibile di dolo, annullamento ecc…Dimenticate il romanticismo in tutto ciò. Alicia esce di corsa da casa e parla a voce alta con Isaiah, dicendo a Fergus e Roger e a tutti noi perché l’accoglienza a Brownsville sia quella. Riportata in casa Alicia da una donna, Roger ha un’idea per far cessare il fuoco: parlarne in modo civile, con un giro di whisky offerto dalla premiata ditta Fraser e Fraser. Qui ho pensato che se ci fosse stato Fergus, al comando, probabilmente la reazione sarebbe stata diversa. E’ stato un ladro, è stato violentato, ha patito la fame e la lontananza da una famiglia. Poi è arrivato Jamie e lo ha trattato come figlio e per Jamie Fergus dà via letteralmente la mano. Pensate che se il comando fosse stato dato a lui avrebbe cercato la conciliazione? Fergus è molto più simile a Jamie di quanto sia Roger, pur essendo un ragazzino cresciuto tra i vicoli sudici e un bordello di Parigi. Roger Mac è uno storico, un uomo “civile” (e ricordiamo che il Rosso legge e parla in greco e in latino oltre che in francese, ma la cultura a volte non è una discriminante) ma è anche un Capitano di milizia e ogni scelta che compiamo ha con sé delle conseguenze. Lasciamo Roger a braccia in alto e arriviamo a volo d’angelo sul Ridge. La padrona di casa, in senso proprio, cioè Brianna è andata in città per approvvigionarsi di alcune cose (carta, libri, cotone ecc…) e al suo ritorno tutti quelli che lavorano al Ridge la accolgono, compresa Lizzie beneficiaria di un dono speciale, un profumo ai fiori di arancio. Mrs Bug che si occupa di Jemmy non fa eccezione, si incarica di prendere il bambino e quando Bree è lì per raccogliere la culla, trova una moneta. Ops. Il quadro, avete presente? Mentre Bree era a ritirare la posta, è andata in città con Mrs Bug, un uomo si è avvicinato, facendo complimenti al bambino e quella classica domanda che, però, fa solo chi ha davvero interesse alla cosa: il bambino assomiglia di più al padre o alla madre? Lasciamo stare la genetica e guardiamo lo sgomento, il panico sul viso di Brianna, che sa benissimo chi potrebbe essere stato il “gentiluomo bello e forte” che parla irlandese. Perché lei sa che il suo violentatore non è morto. Lizzie raccoglie la culla (in un francese spiccio si direbbe Le porte enfant) e Bree ha il tocco di genio di annunciarle che si spostano nella casa grande con gli altri. Del resto essere isolate nel mondo dà anche la percezione del pericolo. Ed ecco la prima fiammata dell’ossessione. Purtroppo Bree non fa quel che speravo, confidarsi con qualcuno, Lizzie in tal caso. Come non fa quel che ci si aspetta da un Capitano nemmeno Roger Mac, il quale nel Trading Post di Brownsville è lì che offre whisky Fraser a tutti, a iniziare da Lionel Brown, padre di Alicia, mentre due degli uomini di Lionel trattengono coattamente Isaiah Morton. Lo scambio delle “cortesie” tra Roger e Lionel cade su più piani, uno è, ad esempio, quello dello studio, misurano le forze uno con l’altro. Il secondo potrebbe essere quello del proprio interesse personale, Roger vuole Morton salvo e uomini per la milizia e Lionel vuole Morton cadavere e della milizia Fraser, per ora, non ha che farsene. Una via di conciliazione è ardua da trovare, per adesso. Vi chiedo di notare la bramosia con la quale i presenti guardano al boccale che Lionel assaggia e ricordiamoci del fatto che qui si beve solo whisky. L’acqua, se mai la bevono, è in una qualche borraccia per il viaggio. E poi ci chiediamo come mai in ogni serie tv di stampo USA ci sia sempre gente che beve super alcolici. Le radici partono da qui, da qualche secolo addietro. Il brindisi che Roger propone è accolto di buon grado solo grazie alla bontà del whisky di Fergus Fraser. Lionel non sembra interessatissimo, per dirla così, a fornire uomini per la milizia e non sente obblighi se non verso la figlia. Morton gli ha fatto perdere una fortuna, così dice, perché aveva trovato un marito per la figlia e anche dieci acri di terra ( e se fate la conversione vedrete che è un bel po’ di terra) e un buon commercio di tabacco. Quindi, l’obbligo che sente verso la figlia è verso di lei per amore paterno o perché la sua merce di scambio è spazzatura? Questa serie tv, come i libri, non ci bendano mai davanti al sessismo, ai soprusi, alla violenza, alle differenze di genere. Non ci edulcorano mai la pillola. Con buona pace di Mary Poppins qui non basta un po’ di zucchero, da donna del duemila, per accettare che Alicia non ha più valore come persona perché non più vergine fisicamente. “Ford non sposerà una sgualdrina.” E’ Lionel che lo dice di sua figlia. Lo stigma qui non è religioso, rapporti pre matrimoniali, ma sociale. Perché una delle armi di distruzione in una guerra è lo stupro delle donne del nemico? Perché nella cultura patriarcale nella quale siamo immersi una donna non vergine, o ad ogni modo, una donna, non è un essere umano a sé stante, ma una parte del maschio che si vuole offendere. La concezione è ancora quella dei 10 comandamenti, con la donna raggruppata, in ultimo, tra buoi e asini e carabattole varie. Non è cambiato molto. Non per Lionel Brown, poco ma sicuro. Il secondo momento in cui Roger Mac non si comporta come Jamie (e gli uomini della milizia) vorrebbe è quando permette a Lionel Brown di imporre la consegna di Morton. Ma Roger Mac sta pensando a salvare tutti. Solo che, in genere, come non si può piacere a tutti, non si possono nemmeno salvare tutti quelli che vorremmo. Non è sfortuna, ma solo la semplice legge del libero arbitrio personale. Finalmente qualcuno prende acqua ed è il più bel Rosso che Storia rammenti. Jamie e Claire e la piccola di Fanny si sono fermati per riposare e riempire le borracce. Osserviamo l’atteggiamento materno di Claire con la piccola e lo sguardo di Jamie, che sembra contemplare qualcosa di splendido: sua moglie con una creatura tra le braccia. Lui, del resto, ne ha dovuto fare a meno (…potrei guardarti cullarla tutto il giorno).  Dinna fash (non temere, non preoccuparti) perché Claire e Jamie arriveranno a Brownsville prima del tramonto e qui il pensiero è corso a Roger, qualcuno che va a tirarlo fuori dall’impaccio. Ma un Capitano di milizia ha davvero bisogno di essere salvato? E, nel caso, è affidabile? Ogni sguardo di Jamie a Claire con la piccola è pieno di amore. Dopo oltre venti anni quest’uomo e questa donna sono ancora innamorati. Anzi, meglio, si amano, ancora e profondamente. Non è proprio una situazione piacevole, invece, la notizia che Fergus porta a Roger: alcuni uomini hanno abbandonato la milizia, dopo la ricercata collaborazione di Mac col “nemico”. Finalmente i due Fraser e piccola arrivano in Brownsville (che bello quel carro coperto, la madre di ogni Conestoga che si rispetti) giusto in tempo per trovare Roger che canta. Ha una voce magnifica ( e anche Richard!) e la usa. Del resto sta aspettando il Colonnello. Dovrà pur impiegare il tempo. Se notate quel “Sembra che Roger li abbia conquistati” non è esattamente una nota di merito. Non so, a me ha dato la percezione di una certa ironia. Reclutare una milizia cantando è sicuramente un metodo che anche l’aperto e di ampie vedute Jamie Fraser non si aspetta. Mentre Roger canta, Keziah parla con Josiah ( e abbiamo modo di vedere lo sguardo “sbagliato” dell’attore che osserva dalla posizione di Kez quella di Josiah, guarda nel vuoto, il ché dice, se mai ci fosse bisogno, che è uno stesso attore su due piani diversi) e Lionel osserva l’arrivo di James Fraser. Come lo vede anche il giovane cacciatore. Informato da Fraser che è libero, lo sono entrambi i gemelli, lui ragguaglia Claire e Jamie su Fanny che ha avuto rapporti (di nuovo fuori del matrimonio) con un ex schiavo, non stanziale, uno che cercava lavoro. Lo vediamo il parallelo con Morton? Lo sguardo paterno e dolce di Jamie verso Josiah diventa tagliente e irriverente verso suo genero. Raggiunto Fergus, che dimostra sempre uno spirito eccellente, Claire viene indirizzata verso la padrona di casa e Jamie, invece, ragguagliato. Claire arriva in un locale in cui preparano sidro e affida la piccola alle cure amorevoli di Lucinda Brown, che ha appena partorito. Ma non ha bambini tra le braccia. Allatta di buon grado la piccola, senza dare peso al colore della pelle e questo mi ha dato calore nel cuore, qualcuno ha ancora un po’ di amore per un’innocente. Tutto ciò sotto lo sguardo di Alicia. Il ragguaglio a Jamie arriva dritto dalla loquela erudita di suo genero, che oltre a spiegargli le usanze e il significato di Dutch Courage (dal gin degli olandesi e da gesta di guerra, sostanzialmente) non fa e questo non lo mette al riparo dalla domanda secca: dove sono Morrison e Scott? L’espressione di Roger è magnifica, preferirebbe scavare nel letame, ma non può fare altro che rispondere. “Hai permesso a Lionel Brown di fare questo a uno dei tuoi uomini?”. Eccola la differenza sostanziale tra Jamie e Roger. Jamie non avrebbe permesso a nessuno di toccare un suo uomo anche se quello fosse stato il diavolo in persona, perché sotto la sua responsabilità. Purtroppo lo scambio di vedute su che cosa voglia dire “Capitano” non è dei migliori per Roger e Jamie non gli risparmia nulla. Vero è che Roger non ha avuto alcun addestramento, ma ha ragionato come un uomo del XX secolo, non del XVIII e questo fa tutta la differenza. Roger ha cercato di salvare gli uomini, da ferimenti o scontri mortali. Purtroppo, però, questo suo atto è stato percepito come sleale e vigliacco. Malauguratamente le belle notizie non sono arrivate tutte, un’altra è che Isaiah Morton è già sposato e mentre Jamie lo guarda come se fosse l’angelo della morte, Roger ghigna sorpreso e disilluso ma è abbastanza in sé da evitare altri guai, dando a Isaiah e Jamie una definizione dell’amore che placa per un momento lo sdegno del Rosso. Il quale, ovviamente, rimedierà alle gesta di Morton in quanto suo colonnello. Senso dell’onore a pacchi. Lucinda allatta la piccola, mentre Claire racconta di come l’abbiano trovata e pur non dicendo ogni cosa ha modo di ascoltare il parere disgustato della suocera di Lucinda su Aaron Beardsley. Una disattenzione di Claire, che rovescia parte del sidro su dei fogli, le fa scoprire che qualcuno ha pubblicato dei metodi per non restare incinte a nome dello stesso dottor Rawlings. Cioè la stessa Claire, che però non ha divulgato nulla del genere. Claire porta con sé il foglio e arriva da Jamie, il quale occhialetti e registro, fa la conta dei miliziani. Jamie spiega chiaramente che cosa avrebbe potuto fare Roger e Claire cerca di scusarlo. Mostra il foglio al marito (Beauchamp, Randall, Fraser e ora Rawlings? Hai un altro marito di cui dovrei sapere?) chiarendogli che non ha dato lei il foglio alla tipografia ma ha solo scritto delle istruzioni mediche per preservare la gente del Ridge da superstizioni pericolose. Il mistero è svelato: il foglio che Fergus ha usato (ricordate che lo ha preso da un mucchio di altri senza controllare?) era scritto su ambo i lati. Perché Claire si preoccupa? Perché i metodi contraccettivi erano fuori legge, semplice, quindi collegarlo a Fergus o al Ridge poteva portare guai. Che però non pagherà Morton, della cui scomparsa i Brown si rendono conto presto. Da qui a scatenare un momento di assoluta tensione il passo è breve. Jamie si erge, coi suoi alle spalle, di fronte a Lionel Brown, coi Brown alle spalle. L’arrivo del fratello di Lionel fa precipitare lo stallo, Jamie li minaccia dicendo loro che li considererà traditori della Corona, Lionel sta per sparare e il fratello mette fine alla disputa. Parlerà con il colonnello Fraser per raggiungere un accordo. Abbiamo visto Jamie? Petto in fuori e atteggiamento da comandante. C’è poco da fare, la differenza tra lui e Roger è abissale e anche Fergus, che preferisce il vino dello Champagne, non avrebbe esitato. Anche se ha capito benissimo il motivo che ha spinto Roger ad agire come ha fatto. Quando cerchiamo di capire un avvenimento dovremmo considerare non solo le personalità in campo ma anche il tempo in cui è avvenuto. Che spesso ha un suo peso rilevante. Nessuna strage, nessuna sparatoria. Brown quello che ragiona offre la totale collaborazione dei propri uomini a patto che li comanderà lui in battaglia, Jamie accetta, a patto che Brown prenderà ordini dal colonnello. Le cose si dirimono anche così, diplomazia e un pizzico di braccio di ferro. Del resto, la diplomazia che cosa è se non un braccio di ferro col sorriso? Questo Brown che ragiona è il padre di Hiram e zio di Alicia. Giusto per tenere a mente l’albero genealogico. Al Ridge, intanto, la scena è idilliaca: Germaine e Jemmy sono sul tappeto, davanti al camino e giocano, nella quiete di una sera che sembra uscita da un libro per colorare. Ombre, luci, colori fiammeggianti e un buio intenso, all’esterno, quando Bree va a prendere la legna. Ma quando rientra, dopo aver ascoltato quello che sembra un urlo di donna e probabilmente è il verso di un rapace notturno, immersa nei propri pensieri (che le avrà ricordato quel grido?) non vede Jemmy e si lascia prendere dal panico e se Germaine le dice la verità, lei ha quel cedimento che, ad orecchio attento (L’ha preso) avrebbe fatto capire ma al quale le donne accorse, Lizzie  e Marsali reagiscono in modo diverso (Cosa? Chi?). Una seconda fiammata di ossessione. E le diamo torto? Non io. Non sto giudicando. Assolutamente. Ma l’ossessione è una patologia. La casa, immersa nel silenzio e guardata da lontano offre, però, anche a noi l’ansiosa domanda: e se Bonnet fosse in agguato? Marsali trova Jemmy lì dove Germaine lo indica e Bree solleva il figlio tra le braccia. Nella luce delle candele e con lo sguardo tenero e rassicurante di Marsali, arriviamo anche noi in cucina, dove c’è il “rimedio per gli incubi a occhi aperti”. Ricordiamo la prima volta che abbiamo visto Marsali? Una ragazzina di quindici anni, molto testarda, molto innamorata, molto forte. E antipatica, detestava Claire e tutto quel che la nostra medica rappresentava.  Ha sposato Fergus, seguendo esattamente i suoi piani, si è adattata alla nuova vita, ha stretto amicizia e fiducia con Jamie e con Claire ed è madre e moglie devota e sostegno ai Fraser. La figlia di Laoghaire. Questo personaggio, lo dissi la scorsa stagione, mi è sempre piaciuto, anche se all’inizio non mi piaceva la sua avversione per Claire. Prima di tornare da lei e da Bree vediamo che, nello stesso chiarore di candele e lanterne, il professor McKenzie trascrive sul registro della milizia i nomi degli arruolati e guarda il caso sono tutti Brown, ecco il nome della cittadina. La suocera di Lucinda con Alicia accompagnano Claire nella stanza che occuperà con Jamie e veniamo a sapere che la bambina di Lucinda è nata prematura (e all’epoca c’era poco da fare) ed è morta. Loro sarebbero più che disposti ad averne cura, senza problemi di colore di pelle o di figli di sangue. I figli sono di chi li cresce e li ama. Nel semi chiarore delle luci presenti Claire informa Alicia che il fuggiasco Isaiah Morton è sposato e apprende, con dispiacere ed empatia, che la ragazza è incinta. Tra le braccia amorevoli e materne di Claire, Alicia si augura di morire e quando una persona è a questo punto, il suo dolore è tale che non c’è quasi nulla da fare. Quasi. Guardiamo Marsali, nel “religioso silenzio” della cucina, intenta a parlare con Bree, che non si apre (non posso aiutarti se non so che cosa stai pensando) ma che ascolta, e noi con lei, il racconto dell’infanzia brutale di Marsali, prima dell’arrivo di Jamie. Adesso vediamo in controluce la forza e la determinazione di questa ragazza, di questa donna?E capiamo anche che un’ossessione non è altro che un pensiero che non possiamo far avverare, per quanto lo desideriamo. Nel bene e nel male. Marsali mi piace sempre di più, la persona che vorrei al mio fianco nel momento del bisogno, molto simile a Claire. Che, anche nella poca luce della notte rischiarata di lanterne, si rende conto che Keziah (con un magnifico Jesus H. Roosevelt Christ!) ha la medesima infezione alle tonsille di Josiah. Raggiunto Jamie, Claire lo informa che anche le tonsille di Kezzie sono da togliere e siccome non ha nulla qui, non può operarlo, soprattutto non ha la penicillina, della quale ha isolato forse un ceppo giusto, prima di partire. L’amore paterno di Jamie lo persuade a rimandare indietro sua moglie con i gemelli. Nonostante la semantica della parola Capitano, quel “Lead my wife at home!” e con quello sguardo è una chiosa finale ad ogni altra elucubrazione di Roger sull’argomento. E non è detto che Jamie non si fidi, come lamenta Roger, perché “Ti ha appena affidato la cosa che ama di più al mondo.” Gli chiarisce Claire. Quindi, forse, Jamie si è reso conto che Roger è solo impreparato, non incapace. Nel buio lunare della notte Brianna brucia ogni ritratto di Bonnet (ma rammentiamo che Roger li ha visti), i fogli si accartocciano fiammeggiando di arancio sul viso di Bree e saltiamo, letteralmente, da Claire che sta ballando a Brownsville. In una pausa prende la piccola di Fanny dalle braccia di Lucinda, la quale si augura che sua suocera le abbia riferito del desiderio suo e di Hiram, nipote di Lionel Brown e cugino di Alicia, di poter avere la piccolina, giacché non è colpa dell’innocente per le circostanze della propria nascita. Sarà amata, come una figlia. Mentre Claire dà poi la piccola ad Hiram, guardiamo il sorriso dolce di lui alla bambina, si sente echeggiare un ritmo di tamburi e capiamo che siamo proprio tra scozzesi, perché due spade incrociate per terra e tamburi vogliono dire solo Scottish Sword Dance, che è antica e così tradizionale da farci identificare subito uno scozzese se mai lo vedessimo ballare sulle spade e non impugnarle. Sono stati i miliziani di Jamie a organizzarla e dopo una svelta e non eccelsa figura, spingono Mac Dhub a ballare. Fergus chiede applausi, Jamie si priva di pistola e giacca e dimostra, danzando, non solo che è un ottimo ballerino ma che è ancora sobrio o che regge bene l’alcol, perché non sbaglia un passo. Si allontana poi con la moglie e tra scherzi sulla reciproca sobrietà con alfabeti recitati al dritto o al contrario, in inglese o in greco e complimenti, giungono, nella notte quieta ad un momento di un incanto quasi perfetto. Jamie, che ama adorante sua moglie e della quale non ha avuto modo di vedere le gesta materne, le propone, se lei fosse d’accordo, di tenere con sé la figlia di Fanny. Giusto per avere il piacere di allevare un figlio insieme. La casa è grande, Claire è una madre perfetta, e quella potrebbe essere la loro ultima occasione di allevare un figlio, una figlia, insieme. Claire, da donna e madre, gli oppone la richiesta dei giovani Brown, argomentando che Lucinda avrebbe bisogno della bambina più di chiunque altro. Del resto Bonnie porta con sé l’atto di proprietà dei Beardsley e questo gioverebbe ai Brown dopo i problemi con Alicia. In quel blu e nero che la notte spennella sui nostri due, il viso di Claire mentre Jamie le spiega che le avrebbe dato volentieri un altro figlio per il quale lei non avrebbe rischiato la morte di parto, quel viso è di una bellezza incredibile e passare dalla sorpresa, al piacere, alla gioia, alla commozione è un crescendo che si aggrappa alla musica di McCreary e ci scalda il cuore, con dolcezza. Da persona razionale, Claire fa anche presente che il rimpianto di non aver cresciuto una figlia insieme non può fare necessariamente di loro dei genitori ideali per non dire del necrologio che Bree ha trovato e che l’ha portata qui. Non possono rischiare e Claire è felice della vita che ha, col marito, non rimpiange nulla. Non sente il bisogno di riparare, di riempire, non ha ossessioni, ha solo amore. Tanto, tantissimo. Uno sparo porta i due Fraser da Alicia, la quale, armata, disperata, in camicia da notte, vuole uccidersi.  Jamie la disarma e Claire la consola, il tutto illuminato solo da una candela. La perfezione di questa serie è davvero densa. Una volta ricondotta Alicia a casa, nella propria camera, Claire ascolta dalle labbra della ragazza quel grido di dolore che è “Sono completamente sola.” E’ incinta, l’uomo che ama è sposato e la propria famiglia la tratta da spazzatura. Jamie mandato da Claire a prendere del whisky è fermato da Morton il quale non è andato via perché desidera rivedere Alicia. Jamie tenta di dissuaderlo, senza lasciarsi impressionare dalla pistola puntata, ma quando Isaiah gli racconta della mancanza di amore tra sé e sua moglie, forse Jamie ripensa a Laoghaire, a quel matrimonio in cui lui è stato perfetto padre ma mai marito. Così Claire che aspetta Jamie e il whisky vede tornare il marito e Isaiah. E quel “Io amo solo te” di Isaiah a Alicia mi ha ricordato Jamie, che ha amato e ama solo Claire, la stessa Claire che subito dopo aver varcatole Pietre dopo venti anni lo scopre sposato con Laoghaire. Gli sguardi tra i Fraser sono perfetti. Bussano, Roger entra per parlare dei registri e c’è la resa dei fatti: “Volete farmi credere che, se qualcuno vi dicesse di andarvene, vi dicesse di non rivedere mai più la signora McKenzie o la signora Fraser, lo permettereste, che obbedireste senza combattere?Se uno di voi fosse disposto a lasciare la donna che ama, con tutto il cuore, lo dica adesso. Mi dica che la lascerebbe e me ne andrò da qui senza dire altro.” Ho ammirato decisamente l’eloquio di Isaiah. Questo è amore, non ossessione, non c’è paura, qui, non c’è desiderio di possesso, solo di amare. Le espressioni di Claire e di Jamie e di Roger sono significative, ognuna per par suo. Claire da donna pratica capisce che Isaiah e Alicia non possono restare. L’alba grigia e verde, punteggiata dal canto degli uccelli, dai fuochi delle candele, ci mostra Jamie che dà un cavallo ai due innamorati e li accompagna nell’attraversare quelle poche case e Claire attende in finestra. Le botti urtate, che cadono, accidentalmente, sono bloccate da Roger e Jamie, uomo d’arme e di ingegno, trova il modo di agevolare la fuga dei due: fa scappare i cavalli e poi, mentre gli uomini dei Brown li rincorrono (bellissime le scene con le falcate poderose dei cavalli e la corsa disperata degli uomini, a piedi, un cavallo era tutta la ricchezza di un uomo, cento anni dopo i ladri di cavalli saranno ammazzati senza processo e senza che nessuno protesti) porta una capretta ai due Brown a capo e ostenta con una certa faccia tosta che i cavalli siano scappati perché spaventati dalla capra. Se i due ci credano o meno è da capirlo, ma non possono accusare apertamente Jamie di nulla. Una delle scene della sigla è questa Claire di schiena che ci parla: “Adulterio, tradimento, disonore. Ovviamente si possono trovare delle scuse. So di averlo fatto quando ero separata da Frank da un potere che non comprendevo. Eppure, ovunque siamo, facciamo delle scelte insensate o in grado di salvare noi stessi e qualcun altro. Possiamo solo sperare che le buone intenzioni prevalgano sul male che potrebbe risultarne.”

Chiudiamo il quarto episodio sulle parole di Claire. C’è in queste tutto il filo conduttore non solo di quanto visto ma anche di quattro stagioni, perché ci parlano direttamente al cuore, ci parlano di amore, di scelte, di coraggio e di rese, di combattimenti persi e di battaglie vinte e c’è qualcosa che nessuno di noi dimenticherebbe mai, nella vita: il godimento di amare. Il dolore nel petto che è la gioia di poter vivere, finalmente, con la persona che si ama. Alla fine, la compagnia che ci scegliamo è quello che dice, di noi, molto più di quanto noi siamo disposti.

Recensione a cura di Cristina Barberis.

3 Risposte a “Recensione Outlander Episodio 504: The Company We Keep”

  1. Molto coinvolgente, che ci porta direttamente nella vita del tempo, in un microcosmo come Brownsville, dove tutto viene osservato con una lente.
    Ti ringrazio Laura, di tutto cuore.

  2. Bello ma jemie ha fatto il.padre x molto.poco a marsali nella recensione viene spiegato come se lui avesse risolto tutto quello che ha passato marsali ma non è cosi magari puo’ aver considerato che non tutti gli uomini erano come suo padre jemie in fondo lo dice lui ha vissuto con loghary soltanto un mese ,è ora che lo vive come padre ! Comunque bellissima puntata ha racchiuso tante emozioni e come sempre il grande amore e rispetto che c’è fra claire e jamie quasi inesistente nella vita reale!

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