Recensione Outlander Episodio 206: Best Laid Schemes…

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Settimana dopo settimana ci inoltriamo in un viaggio che ci porta indietro nel tempo. Best Laid Schemes… è il sesto episodio di questa, sinora, gloriosa seconda stagione di Outlander. Scritto da Matthew B. Roberts e diretto da Metin Hüseyin, ci regala la prima immagine, torce che si accendono nella notte, poi, il buio. Uno sconvolto Jamie seduto ad un tavolo cerca di mettere in ordine i pezzi della sua esistenza quando un compiaciuto Murtagh gli annuncia di aver fissato il duello con Jonathan Randall, rilasciato dalla Bastille. Nonostante il padrino spiani ogni ostacolo e spieghi ogni cosa, Jamie annuncia che non si batterà a duello con l’odiatissimo Randall e la sola delucidazione che fornisce ad un Murtagh accigliato e diffidente è di avere “una buona ragione” per non fare ciò che non farà. Rimasto solo, apprende da Magnus, il maggiordomo, che Claire è all’Hôpital des Anges e così dalla luce strisciante che si fa strada nel buio del palazzo di Jared passiamo al buio di una camerata del luogo di cura. Claire avanza pian piano nella luce e quel grembiule che porta sull’abito azzurro le fa risaltare il pancione ancora di più. Monsieur Forez, boia oltre che medico volontario, le chiede aiuto per comporre un cadavere giacché lui deve andare a “sviscerare e squartare” dei colpevoli di arti oscure che il Re vuole punire. Argomentando con Claire, sappiamo che l’uomo non solo si compiace di illustrarle senza nessun riguardo come seguirà la procedura, ma anche che sa che Claire e Maître Raymond si conoscono. Ed eccola, avvolta nel lungo mantello di un azzurro cupo, Claire si precipita dall’erborista, in un blu che fa da sfondo ad ogni salita in quella bottega, quasi che si trovi al di fuori delle normali istanze, in cima a tutto. Preoccupata, Claire chiede all’uomo di lasciare la città ma Raymond la rassicura, anche il Re Sole fece la stessa cosa, ma fu solo un atto di “pia devozione” ma Claire gli fa presente che il boia si sta preparando per delle esecuzioni. Commosso dalla premura di Claire, Maitre Raymond le dice che si allontanerà. E dal buio dell’antro dell’erborista, quello coi teschi e le ossa che vedemmo la volta scorsa, passiamo alla dolcezza morbida di una scena familiare, in cui Jamie massaggia i piedi della moglie. Sul viso di Claire c’è tutto il piacere di godersi un atto che il marito ha appreso dalle gravidanze della sorella Jenny, il volto di Jamie esprime un disagio che, di li a un momento, manifesta. Secondo lui non è in debito verso sua moglie, in quanto anche lui le ha salvato diverse volte la vita e quindi sono pari e, non solo, lei ha scelto lui e non Frank, quindi  il nostro scozzese deduce di non dovere nulla nemmeno allo storico e non ha intenzione di dare vita a  nessuno scambio. Quando Claire si ritrae in se stessa, spostando le gambe ed eliminando il contatto con Jamie, chiede al marito perché le ha promesso la vita di Black Jack e Jamie lo spiega: è stato per via di Charles Stuart che, sebbene sia un uomo “astuto e sfuggente” ha negli occhi una luce tale che induce chi lo ascolta e lo guarda a crederlo davvero il prescelto di Dio. Il che conduce dritto a guardare “nell’abisso“ che li porta dritti alla piana di Culloden e, se dovesse capitargli l’imponderabile, Jamie vuole che sua moglie si metta in salvo, protetta da un uomo che la ama e che si curi del loro bambino.  Vi risuona questo momento? Quanti di noi hanno ben chiaro il motivo di quello che è successo all’inizio della serie? Riandiamo con la memoria indietro, sei episodi fa e concentriamoci su come e quando viene trovata Claire. Ed eccolo il motivo: Jamie ottiene dall’attonita e addolorata moglie che, se mai gli dovesse succedere qualcosa, ella tornerà indietro attraverso il cerchio di pietre, da Frank. Guardate la dolcezza sul viso di Jamie, che amando profondamente la moglie, le chiede di consegnarsi anima e corpo ad un altro uomo, perché quegli ne abbia cura. Un amore così grande, così profondo richiede dedizione e un cuore enorme, capace di provare un sentimento eterno. Ed è per questo e solo per questo che quell’orrido essere di Jonathan Randall ha, pertanto, salva la vita. Non per un debito che Jamie sente di non dover pagare. Ma per la salvezza di moglie ed erede. Come dinanzi ad un dipinto di Jan Vermeer, la luce si posa sulle figure attorno al tavolo nel salotto, e solo su di loro, rivelando una lezione di erboristeria che Claire tiene a Fergus mentre prepara la mistura per fingere il vaiolo e siccome c’è bisogno che sia credibile, inizia dal marito. Murtagh non è d’accordo ed esce, seguito poco dopo da Fergus, che viene allontanato da Jamie. Guardate la luce come si posa  sulle mani, sui visi e sul ventre di Claire nel momento in cui entrambi decidono che è ora di rivelare a Murtagh tutta la verità. Con un Jamie sempre più sofferente ed un Murtagh che percorre la breve distanza del cortile interno come fanno talvolta le bestie nelle gabbie, Claire osserva i due da dietro un vetro, mentre Jamie spiega o cerca di spiegare che cosa gli ha fatto compiere determinate scelte, la verità su sua moglie. E che Claire resti dietro un vetro e separata è una opzione che ha senso nel momento in cui la palla è passata da lei al marito e, adesso, è una questione di famiglia. Perché Murtagh è famiglia per Jamie ed è in gaelico che il nostro racconta tutto al suo padrino. Il quale, che ci creda o no, nel profondo di sé, che Claire sia una strega, dà a Jamie, oltre che un pugno perché non gli ha detto tutto dall’inizio, anche il suo assenso. E da quel grigio verde tenue passiamo al blu azzurro che ci porta alla partenza di Jamie che è nelle “buone mani” di Fergus. Claire resta a casa con Murtagh ed hanno uno scambio sulla vera vita vissuta di Claire che si tinge di dolcezza e di commozione, perché Murtagh è un uomo di grandi qualità e la compassione è sempre presente tra queste. Jamie e Claudel/Fergus devono fingere il vaiolo tra gli uomini di St. Germain, quindi dopo aver attraversato boschi e costeggiato costruzioni, si infiltrano nei magazzini di quello, in cui è l’abile e veloce ragazzo del bordello a sottrarre le bottiglie di vino che Jamie riempie con il liquido che sua moglie ha testato su di lui e a cospargere le giacche dei marinai con l’estratto di ortica. Fuggendo poi nella notte con Jamie. So che insisto in queste settimane col farvi osservare la luce e l’assenza di luce, ma mi preme che notiate quanto blu si usa nella serie per sottrarre luminosità alle stanze. La passata stagione godeva di paesaggi all’aria aperta e di notti coi cieli stellati e i fuochi dei campi o ardenti nei camini mentre questa si svolge per lo più nel chiuso dei palazzi e, in un momento in cui la sola luce a disposizione era quella naturale, oltre che quella delle candele, l’assenza di questa disegna atmosfere che ci restituiscono la misura dello scorrere del tempo assai di più e assai meglio di qualunque altro espediente. In un serrato incontro, che assume toni drammatici, nel puro senso del termine tra il Principe Charles Stuart che obbliga Jamie a scortare il vino e metterlo in salvo nei suoi magazzini e Le Comte che bercia come una scimmia che non si fida in nessuna maniera di lui, il nostro è costretto a promettere che, con la scorta “piacevole” di St Germain, il vino del Principe arriverà intonso ai magazzini di Jared. Il che ci porta ad assistere ad un momento che spezza la tensione, in cui Murtagh viene abbigliato come un perfetto damerino, e nonostante lui dica il contrario, quegli abiti gli donano, per poter organizzare una sortita ai danni di St Germain nelle vesti dei nobilotti che fanno parte dei Disciples. Il passo dal riso alla dolcezza è breve e ci troviamo proiettati in una scena intima dal sapore familiare in cui Jamie, dopo aver rassicurato  Claire, la quale sostiene che ogni volta che sono separati succedono loro cose tremende, e lui le dice che trovano il modo di tornare insieme, vede un movimento della pancia della moglie. Per lui è un maschio, per lei una femmina, ma per noi è un momento di intensa delicatezza in cui Jamie si relazione col figlio come farebbe un “genitore moderno”. Jamie parte e Claire resta intrappolata nelle ciarle inutili e pettegole della cerchia di Louise mentre Jamie e St Germain vengono fermati nella notte dai banditi assoldati da Murtagh. Ed è proprio questi che, in un confronto urlato con Le Comte viene assalito da Jamie che impedisce al francese di sparare a Murtagh. Jamie impedisce anche a Murtagh di mostrarsi debole nei suoi confronti perciò lo assale, ma Murtagh stordisce Jamie, scagionandolo. Ma anche Claire ha il suo da fare perché quando obietta alle ridanciane amiche di Louise che ci sono donne e bambini che muoiono di fame, cercando di portare un po’ di sensibilità nel gruppetto di nobildonne, ottiene di sentirsi rassicurare sul fatto che loro sproneranno i mariti a chiedere al Re di levare di torno i poveri, così che non siano visti. Non dimentichiamo chi sono queste persone, pur restando ferma la condanna dei metodi usati dalla repressione del Terrore, durante la Rivoluzione Francese, c’è da considerare il fatto che per molti di questi valutare gli altri esseri umani come feccia era cosa normale. Claire si affanna all’Hopital e dopo che Mere Hildegarde la costringe a distendersi, non so come faccia a mettersi supina con quella pancia dal momento che quando ero così grande, in gravidanza, il peso mi opprimeva levandomi il respiro, perché l’ha vista sanguinare, noi siamo trasportati in un’altra scena di sapore intenso. James Fraser ascolta le giuste lamentazioni del Principe che, avendo perso il carico, si vede costretto a rinunciare ai suoi sogni di riprendere il trono e mentre St Germain è roso dal dubbio, che esterna anche in maniera veemente, arrivando a scontrarsi con Jamie, il principe è angustiato: se andrà tutto male si suiciderà, dice piangendo, pur di non finire nella fredda Polonia. L’espressione sul viso di Jamie è, però, poco contrita per uno che vede la casata reale compromessa. Ma se non altro né il Principe né St Germain ci fanno caso. Ed è dalle labbra di Fergus, che si compiace di dire che è stato lui a dare il permesso, che Jamie apprende, una volta messo piede in casa, di dove si trovi Claire. Hanno appena iniziato a consumare la prima colazione che irrompe Suzette: il Principe si trova nei guai al bordello, gli si chiede di pagare un debito e se non lo farà Madame Elise chiamerà la gendarmeria. E qui Jamie pronuncia una frase che è abbiamo già incontrato “There is no peace for the wicked.” Che è un versetto di Isaia, capitolo 57, verso 21. Non c’è pace per gli empi, per gli scellerati. Teniamolo a mente. È un tema che torna spesso in quest’Opera. Jamie và al bordello con Fergus in funzione di “braccio destro” e nonostante il nostro scozzese preferito dica al ragazzino di aspettarlo in un determinato posto, Claudel che è di casa lì e che cerca sempre di capire chi sia sua madre o, chissà, per quale altra curiosità, si allontana e lo sorprendiamo a rubare, non solo noi, in una stanza in cui c’è una giacca da ufficiale inglese, ma probabilmente anche il padrone di quell’indumento. Ed ecco che dalle labbra di Suzette apprendiamo il colpo di scena: Jamie è al Bois de Boulogne perche “Mi dispiace, devo farlo” è tutto quel che lascia scritto alla moglie. Nel bordello hanno visto un ufficiale inglese sfrecciare e finire contro il muro e Jamie abbattersi su di lui come una furia vendicatrice. Il motivo di questo è triste, fa male, ma ci arriveremo. Ma non oggi. Intanto Claire fa lanciare la carrozza al galoppo (avete notato la quasi derapata del veicolo quando esce dal portone?) per giungere in tempo e in un crescendo intenso accompagnato anche dalla musica, sempre più puntualmente perfetta, l’arrivo al Bois è fatto nella nebbia. Claire arriva sul luogo del duello e la scena che le si presenta è agghiacciante: chi dei due suoi uomini morirà oggi? Jamie o Frank? Mentre il duello si fa incalzante, per Claire le cose si mettono male e quando dopo vari fendenti menati senza esclusione di colpi proibiti, arriva la decisione di Jamie, che è quella di ferire negli organi riproduttivi Black Jack, giacché essendo uomo di parola ha detto alla moglie che non lo ammazzerà, al crollare di Randall crolla anche Claire, che sviene tra le braccia di Magnus, man mano, mentre Jamie è circondato dai gendarmi che lo arrestano e Jonathan Randall agonizza sull’erba, col sangue che fiotta sia da lui che da Claire. Perché sulla progenie ricadono le colpe dei padri e no, non c’è pace per gli scellerati, chiunque siano. E comunque lo si intenda.

Episodio che si dipana seguendo linee temporali che sono alla fine del libro e che anticipa quindi qualcosa che, a leggerlo, rimane sulla conclusione cartacea, che si snoda tra duelli verbali e fisici, che riprende finalmente una promessa di chiarimento ma che ci introduce nell’incalzare sempre più frenetico degli avvenimenti, ecco che questo sesto appuntamento con la seconda stagione mantiene le promesse, portando a livelli sempre più alti la tensione emotiva. Non dirò sulla recitazione e sui costumi o l’uso incantevole della fotografia, mi ripeterei, ma considerate che, adesso, tutto è possibile: il bambino dei Fraser è in pericolo, Jamie sta per essere arrestato e la vita di Randall è in bilico. Da qui in poi tratteniamo il fiato e incrociamo le dita, il meglio deve ancora venire.

Recensione a cura di Cristina Barberis.

2 Risposte a “Recensione Outlander Episodio 206: Best Laid Schemes…”

  1. Tutto giustissimo cara Cristina, puntata meravigliosa anche se avrei dato più spazio alle gentilezze di
    Jaime verso Claire e il bambino (scena dolcissima), meno alla visita di Claire alle dame amiche di Louise. Secondo me, scena inutile perchè sappiamo benissimo cosa pensava la nobiltà dei poveri: gente inferiore che poteva morire di fame…praticamente non importava a nessuno!
    In quanto a monsieur Forez, boia e medico, penso che abbia detto tutto sulle sue esucuzioni a Claire,
    non per spaventarla, ma bensì perchè potesse avvisare il maestro Raymond per metterlo in guardia dalla
    cattura da parte del re. Ho visto un certo rispetto da parte del boia…. almeno credo, posso sbagliarmi!
    E finalmente questa puntata ribadisce l’intelligenza di Jaime, quando dice a Claire il perchè ha accettato di non duellare con Randall … vediamo che non si lascia poi coinvolgere dai discorsi della moglie,
    ma in fin dei conti, fa quello che lui decide, insomma è lui a portare i pantaloni… Cristina, come al solito sei stata bravissima e leggerti è un piacere. Un grande abbraccio

    1. Forse dare meno spazio alle amiche di Louise e alle loro ciarle da ghigliottina 😀 sarebbe stato più consono, ma sono scelte e capisco che essendo differente da Mr Roberts, forse avrei dato più risalto a momenti come quelli intimi, o anche alla scena dell’agguato, inventata di sana pianta mi pare di ricordare che non ci sia nel libro, ma devo controllare. Monsieur Forez potrebbe aver avuto il suo piano per essere gentile e premuroso con Claire, pensa solo al viso spaventato di lei, dopo, ma anche per sè, quasi che il fatto che lui le abbia detto a viso aperto che sapeva della amicizia di lei con Maitre Raymond potesse suonare come una sorta di minaccia. Ma in una lettura positiva della cosa, senz’altro c’è molto rispetto.
      Jamie è un grand’uomo e questo è indubbio, aver esternato così i suoi motivi ricuce in qualche modo lo strappo tra loro due, credo.

      Ti ringrazio infinitamente 🙂 Luciana e ricambio l’abbraccio.

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