Recensione Outlander Episodio 109: The Reckoning

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Quanto a lungo abbiamo atteso? No, non sei mesi, di più, un mondo a parte e ritorno, non c’è verso che l’attesa sia stata più corta e siamo rimasti lì, su quella finestra, a sperare e a pregare che Jamie riuscisse a piombare su Black Jack Randall e gliene desse anche da parte nostra. Perché no, non ci è piaciuto quello che ha fatto e che avrebbe potuto commettere contro Claire. Ed eccoci, l’episodio 9 “The Reckoning” è sfilato davanti ai nostri occhi. Come stiamo? Come ci sentiamo?

La prima novità è la voce narrante di Jamie così come quella di Claire ci aveva accompagnati sin qui. E lui ha quasi lo stesso esordio “E’ strano come le cose, le persone…” pensiamo al primo episodio, lei vestita di blu davanti al negozio con il vaso in vendita, che cosa dice? “E’ strano come…”. Ottimo parallelo, un altro inizio, si perché ci troviamo davanti ad un’altra vita. E dinanzi a quello che Jamie ci racconta sul diventare un uomo  e come ci tocca dal profondo. Ma eccolo, Jamie, ce lo ricordiamo? E’ li perché deve incontrare Horrocks, il soldato inglese disertore che può scagionarlo dall’accusa di omicidio. Un uomo che gli fa una rivelazione assurda quanto probabile e ha appena avuto quella notizia che gli arriva l’altra, terribile: la moglie è stata catturata dalle Red Coats! Piccola digressione: la sigla, quante di noi non la sanno ormai a memoria? Memorizzate quelle note, le sentiremo come colonna portante per tutto l’episodio che è diretto da Richard Clark e scritto da Matthew B. Roberts, due uomini. L’episodio ci mostra tutta la sua crudezza, è un punto di vista tutto maschile dalla voce narrante alla pura esecuzione filmica. Teniamolo a mente, sfaterà un luogo comune, ve ne parlerò dopo.

Jamie si prepara, la vestizione di un highlander, quindi l’assalto ad una torre (Fort William!)  ben guardata da soldati inglesi da parte di un gruppetto sparuto di highlanders e, soprattutto, di quel guerriero senza paura che è Jamie, ed eccolo, sulla finestra. Abbiamo trattenuto il fiato per sei mesi, emotivamente, è ora di lasciarlo andare. Da adesso in poi, siamo di nuovo lì con loro, in Scozia. Per adesso su una finestra, dove un uomo intima, con una pistola scarica, ad una belva di lasciar andare sua moglie. E qui, permettetemi di dirlo, c’è tutta la carica di coraggio e di follia di Jamie Fraser, ma nulla di quanto avete visto sinora, è paragonabile alla espressione di Black Jack quando capisce che la pistola è scarica o al ghigno di Jamie. Nulla. Forse la misura di chi è davvero Jamie l’abbiamo qui, non nello scalare una torre con la possibilità di finire sfracellato sulle rocce sottostanti o di essere ammazzato dagli inglesi, ma nel ghignare dinanzi a Black Jack, un irriderlo e dargli il testimone della propria cattiva sorte, c’è un vecchio detto che dice “Oggi a me e domani a te” ed è perfetto. Ho adorato questo pezzo. Ma basta, seguiamoli.

Jamie fa grazia della vita “persino ad un uomo crudele come Randall” e porta via la moglie. In salvo, sotto lo sguardo allusivo di Murtagh e quello incerto di Rupert, Jamie si addentra nel bosco per capire, per sapere ed ecco “Stai bene? Randall…?” ti ha fatto del male? Violata? E lei, Claire, rassicura il marito e mentre dentro lo sguardo di Claire vibra potente il desiderio di essere consolata in quello di Jamie c’è la rabbia. La miccia accesa sta per arrivare al culmine. E’ quanto basta perché Jamie esploda in una raffica di richieste che accusano Claire di non essere stata obbediente (altrimenti non avrebbe dovuto salvarla) e perché Claire si difenda attaccando, non cede mai questa donna, dando vita ad un duello verbale con quelle parole morse e smembrate e gettate in viso dai due e con quella fisicità, schiaffi, attacchi, schivate, che sembra un balletto di pugili. Volano insulti pesanti, terribili, capaci di disarcionare quella fragile armonia appena creata che è stata minata dall’uccisione, da parte di Claire, dei disertori inglesi. C’è un sospeso tra Jamie e Claire ed  è ora che esploda e lo fa con violenza. Ma è solo quando Jamie ammette quello che ha fatto, crollando come una casa senza fondamenta, che Claire si piega su se stessa, si perdonano a vicenda, un pezzo intensamente coinvolgente.

Una volta riuniti, viaggiano per incontrare il resto del clan e mentre Rupert e Murtagh sono salutati quasi da eroi da Dougal e Jamie riceve appena un sorriso cortese, Claire è sistematicamente ignorata. C’è una legge non scritta: chi mette in pericolo gli altri, pericolo di vita, deve essere punito. E Jamie capisce che è necessario o non potrà più avere il rispetto del clan o di se stesso. La punizione è un po’ agguerrita e da ambo le parti, il regista taglia il pezzo del viaggio di ritorno con le gentilezze degli uomini che si fermano ogni tanto per permettere a Claire di scendere da cavallo e taglia il racconto di Jamie e di quando subì più volte la medesima punizione tanto che sul  libro siamo condotte a sentirne pena e tenerezza per catapultarci  invece nella locanda e da lì e dal risentimento di Claire all’accoglienza di Castle Leoch, in cui a farla da padrone è Colum McKenzie.

Ed è nello scontro tra Colum e Dougal e la conseguente frattura tra gli uomini del clan (McKenzie e Fraser) che vediamo la mano del regista che ci racconta una storia di uomini, più che in ogni altra puntata e lo fa, l’ho detto prima, con mano dura, cruda, forte e senza sbavature ma non priva di emozioni o di sentimenti e il luogo comune che vorrebbe dare alle donne una mano felice nel condurre le emozioni su carta e sullo schermo, tale resta, perchè qui il regista sfata qualunque possibile pensiero in merito: si tratta di un episodio mascolino e virile in cui a farla da padrone sono le emozioni! Colum che fronteggia Dougal, Jamie che fronteggia se stesso e Claire e Laoghaire, persino in quel pezzo accanto al fiume in cui la ragazza bionda prova a “consolare” Jamie perché non sembra proprio uno sposo felice, persino lì le emozioni sono profonde e toccano nervi che fanno male. E poi lei, Claire, che mai doma, persino dopo aver ricevuto da Jamie un giuramento in piena regola, non alzerà mai più una mano su di lei, non cede se non dopo la confessione di un sentimento che la porta, una volta unita fisicamente al marito, a puntargli il dirk alla gola, non senza capire che quello che dice Jamie (Sebbene io sia il tuo padrone tu sei la mia, non posso possedere la tua anima senza perdere la mia) è la pura e crudamente assoluta verità in una scena di, permettetemi, un erotismo guerriero che contrasta con quella più soft della notte di nozze e che rivela quanto il punto di vista sia maschile e quanto, ugualmente, intensamente immerso nelle emozioni. Gli uomini sono capaci di un amore viscerale e profondo (Jamie follemente innamorato della moglie che rifiuta le grazie di una bella ragazza come Laoghaire nonostante Claire lo tenga lontano da sé da giorni e giorni) che una volta che li ha accesi, non li lascia più.

Che dire, in conclusione? Se credevamo che il meglio ci fosse stato, permettete che usi una frase colloquiale <<Il meglio deve ancora venire.>> e se speravamo di poter avere sostanza con cui consolarci di questa lunga attesa, l’abbiamo avuta: una regia sanguigna, selvaggiamente emotiva, un cast in forma splendida che conferma ogni possibile premessa, una fotografia che rende al meglio ogni barbaglio di luce e ogni anfratto di buio e una colonna sonora che riesce a muovere dentro di noi un desiderio atavico di appartenenza ad  mondo che non c’è più.

Recensione a cura di Cristina Barberis.

4 Risposte a “Recensione Outlander Episodio 109: The Reckoning”

  1. Laoghaire Mc Kenzie era indubitabilmente una bella ragazza, ma capisco che siamo nel campo dei gusti personali. Forse il suo carattere e i suoi modi erano decisamente indigesti ma che fosse brutta non direi.

  2. È talmente bella che quando la sposa sembra la nonna di jemie anche se è molto più giovane di lui .Il tempo non è stato favorevole con lei il buondi’ si vede dal mattino le basi della sua bellezza erano molto deboli e si è visto! Ahhh ahhh nemmeno jemie ci ha perso tanto tempo dopo neanche un mese era già scappato a vivere da solo !

  3. Comunque jemie non riesce a dire a laghory x ben due volte che è follemente innamorato di claire ! Una volta quando la incontra nell’andito del castello e jamie da la colpa a dugol x aver sposato claire e sulla sponda del fiume quando lui gli dice che ha fatto un giuramento e non tradirà claire neanche se loghary gliela spiatellata davanti ! A jemie succede sempre così le donne si donano a lui senza che lui si sforzi più di tanto!

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